DISPOSITIVI DI FUGA

In ambienti lavorativi e non, la presenza improvvisa di sostanze tossiche può provocare gravi danni su chi si trova nell’ambiente ed è portato a respirare aria inquinata.

L’utilizzo immediato di dispositivi di protezione individuale può facilmente garantire all’utilizzatore di inalare aria respirabile a patto che non ci sia carenza d’ossigeno.

Quanto più rapido ed immediato è l’indossamento del dispositivo di protezione, tanto minori saranno i danni a carico dell’utilizzatore. Per questo i dispositivi di fuga con filtro della DPI sono stati progettati in modo che l’apertura e l’indossamento siano rapidi e intuitivi.

COPRICAPI ANTIURTO

Copricapi antiurto per l’industria destinati a proteggere chi li indossa contro impatti di lieve entità o rischi di tagli alla testa. Questi copricapi non proteggono dagli effetti provocati dalla caduta di oggetti. Conformi alla norma EN 812

HARDCAP

Il cappellino hardcap è certificato EN 812 per la protezione dagli urti, graffi e tagli. La visiera è da 5 cm.

CAPPELLINO DI SICUREZZA CON VISIERA CORTA COLORE NERO-GRIGIO

CAPPELLINO DI SICUREZZA CON VISIERA CORTA COLORE ARANCIO-ALTA VISIBILITA’

HARcDAP AEROLITE 60

Il cappellino Hardcap Aerolite pesa meno di 135 grammi, certificato EN 812 per la protezione agli urti, graffi e tagli. La visiera è MICRO, lunga 2,5 cm. Lavabile a 60 gradi.

HARDCAP AEROLITE ALTA VISIBILITA’

Cappellino di sicurezza con visiera micro. Consigliato con cuffie SONIS Compact alta visibilità. E’ possibile creare anche un kit, mediante clip in cintura.

TIPI DI LENTI CORRETTIVE

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Monofocale

Le lenti monofocali presentano la stessa gradazione su tutta la lente, pertanto possiedono una sola correzione per un’unica distanza, che può essere da vicino (ad esempio, per leggere) o da lontano (per esempio, per guidare).

Raccomandata per: persone con miopia, ipermetria o astigmatismo, per la correzione di una sola distanza.

Monofocale relax

Solo per utenti di lenti monofocali o senza gradazione. Si tratta di lenti monofocali per i lavoratori che utilizzano frequentemente la vista da vicino, evitando bruciore agli occhi, visione sfocata, mal di testa, ecc… poichè favoriscono l’adattamento visivo del’utente

Benefici:  

  • Riduce la lacrimazione
  • Riduce la visione sfocata
  • Riduce la fatica visiva
  • Previene il mal di testa
  • Favorisce l’adattamento visivo

Raccomandata per: visone da vicino per operai di fabbriche, catene di montaggio, impianti di produzione, uffici, lavori di precisione, ecc…

Progressive

Campi visivi limitati. Valide solo per gradazioni basse o medie.

Alta gamma (progressive)

Ampi campi visivi che riducono le aberrazioni laterali ed offrono la possibilità di configurare qualsiasi caratteristica di fabbricazione

Personalizzate (progressive)

Lenti digitali con un grado di peronalizzazione totale di tutti i parametri: gradazione, distanza di lavoro, montatura, lenti, e capaci, addirittura, di adattarsi al modo di osservare dell’utente. Facile adattamento.

Occupazionali (progressive)

Si tratta di lenti per utenti di progressive, il cui lavoro si svolge in diversi ambienti con cambi di visione da vicino e a media distanza.

Benefici:  

  • Maggior comfort visivo
  • Maggior acutezza visiva
  • Prevengono il mal di testa, male al collo e mal di schiena
  • Aiutano a rilassare la vista l’adattamento vista

Raccomandata per: operai in fabbriche di catene di montaggio, posti di controllo della qualità, uffici, ecc…

MARCATURA OCCHIALI GRADUATI

MARCATURA LENTI

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NORMATIVE E REFERENZE

EN 166:2001 Protezione individuale degli occhi. Specifiche
EN 167:2001 Metodi di prova ottici
EN 168:2001 Metodi di prova non ottici
EN 169:2002 Filtri per la saldatura
EN 170:2002 Filtri ultravioletti
EN 171:2002 Filtri infrarossi
EN 172:1994/A2:2001 Filtri solari per uso industriale
EN 207:1999 Occhiali e filtri di protezione contro le radiazioni laser
EN 208:1999 Occhiali e filtri di protezione per lavori di regolaizone laser e sistemi laser

TIPO DI FILTRO

2 Filtro ultravioletto
2C Filtro ultravioletto con un miglior riconoscimento del colore
4 Filtro infrarosso
5 Filtro solare
5C Filtro solare con requisiti per gli infrarossi

CLASSE OTTICA

01  Uso continuativo
02 Uso intermittente
03 Uso occasionale con proibizione di uso continuativo

REQUISITI AGGIUNTIVI

K  Resistenza al deterioramento superficiale per particelle sottili
N  Resistenza all’appannamento

MARCATURA PER MONTATURE LENTI

SENZA SIMBOLO Utilizzo primario
S Resistenza meccanica incrementata
F Resistenza agli urti a bassa energia
B Resistenza agli urti a media energia
A Resistenza agli urti ad alta energia
T Alta velocità e temperature estreme

EN ISO 20471 Nova norma per gli indumenti ad alta visibilità

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Il 28 giugno 2013, la “Gazzetta ufficiale dell’Unione europea” ha pubblicato la nuova norma EN ISO 20471:2013, che sostituisce ufficialmente a partire dalla stessa data l’attuale EN 471:2003+A1:2007.
La norma EN ISO 20471:2013 specifica i requisiti degli indumenti ad alta visibilità in grado di segnalare visivamente la presenza dell’utilizzatore. Gli indumenti ad alta visibilità sono destinati a fornire un’alta visibilità dell’utilizzatore visto dagli operatori di veicoli o di altri dispositivi meccanizzati in qualunque condizione di luce diurna o alla luce dei fari dei veicoli nell’oscurità. Sono inclusi i requisiti prestazionali relativi a colore e retroriflessione così come alle aree minime e alla disposizione dei materiali negli indumenti di protezione.
Le informazioni seguenti riassumono alcuni importanti cambiamenti contenuti nella nuova norma, senza tuttavia elencarli tutti. Per informazioni più dettagliate, si consiglia di procurarsi una copia della norma completa a cui fare riferimento.

Principali cambiamenti

Titolo

• Il titolo della nuova norma “Indumenti ad alta visibilità – metodi di prova e requisiti” elimina la precedente distinzione tra uso professionale e non professionale, e la nuova norma ha per oggetto la valutazione e analisi dei rischi in relazione alla scelta degli indumenti ad alta visibilità appropriati a situazioni ad alto rischio. L’Appendice A (informativa) definisce i vari fattori che devono necessariamente essere presi in considerazione quando si conduce un’analisi di questo genere.
Progettazione dell’Indumento/Completo
• I requisiti di progettazione di cui alla norma EN ISO 20471:2013 mantengono un sistema di raggruppamento in tre classi per gli indumenti basato sulle aree minime di materiali ad alta visibilità visibili incorporati nel capo di abbigliamento, ai sensi del quale gli indumenti in Classe 3 forniscono il livello più alto di visibilità. La norma permette inoltre di soddisfare i requisiti di appartenenza a questa classe prestazionale specificando un indumento singolo oppure un completo – per esempio, si potrebbero mettere insieme una giacca in Classe 2 e un paio di pantaloni in Classe 2 certificandoli come completo in Classe 3. Nel caso in cui si specifichi un completo, quest’ultimo sarà considerato conforme alla norma solamente se il fornitore fornisce indicazioni chiare su come è stata ottenuta la classificazione.

• Un indumento in Classe 3 deve coprire il torace e avere bande di materiale riflettente su maniche e/o gambe dei pantaloni.

Bretelle

• Le bretelle sono escluse dal campo di applicazione della nuova norma e non possono essere certificate come conformi alla norma EN ISO 20471:2013.

• L’area del materiale di fondo o retroriflettente coperta da simboli, loghi, scritte, ecc. dovrà essere esclusa dal calcolo dell’area minima richiesta (a meno che queste aggiunte non soddisfino i requisiti).
Requisiti specifici di progettazione
• La Sezione 4.2 “Requisiti specifici di progettazione” è stata completamente revisionata. Un nuovo requisito è che il materiale di fondo (fluorescente) deve circondare tutte le parti rilevanti (torace, braccia e gambe a seconda del caso) con una larghezza minima di 50 mm. Le aperture ammissibili, per sistemi di allacciatura e cuciture, rimangono le stesse, così come l’inclinazione massima per le bande su torace e gambe (20°). I cambiamenti apportati alle specifiche di progettazione includono tra gli altri:
• Indumenti che coprono solamente il torace – per esempio, giubbotti e corpetti
Non si deve tener conto delle strisce retroriflettenti nel valutare la necessità che il materiale di fondo circondi il torace. Il materiale di fondo dovrà mantenere una larghezza minima di 50 mm, ossia dovranno esserci almeno 50 mm di materiale di fondo sotto i giromanica.
• Indumenti che coprono il torace e le braccia – per esempio, giacche, camicie, cappotti e magliette
Se una manica impedisce la visione chiara di una banda orizzontale sul torace, la manica dovrà essere circondata da una banda retroriflettente. Se una manica impedisce la visione chiara di due bande orizzontali sul torace, la manica dovrà essere circondata da due bande retroriflettenti distanziate di almeno 50 mm, con la banda inferiore ad almeno 50 mm dal bordo inferiore della manica. Nel caso di giacche con maniche amovibili, le maniche devono essere fluorescenti e contenere bande retroriflettenti.

• Indumenti che coprono le gambe – per esempio, pantaloni a vita, pantaloni a pettorina con bretelle e pantaloncini
I pantaloni a pettorina con bretelle non possono più soddisfare i requisiti di appartenenza alla Classe 3 in quanto non coprono il torace. Non è più necessario che abbiano una banda toracica.
• Indumenti che coprono torace e gambe – comprese le tute senza maniche
• Indumenti che coprono torace, braccia e gambe – per esempio tute con maniche
Requisiti per il materiale di fondo (fluorescente)
• La norma è stata revisionata includendo la misurazione del colore del materiale di fondo e del materiale a prestazioni combinate dopo il numero massimo di cicli ripetuti di lavaggio/asciugatura specificato dal fabbricante. Se non viene specificato nessun numero massimo, il tessuto viene sottoposto a prova dopo 5 cicli di lavaggio e dovrà ancora soddisfare i requisiti di cromaticità e luminanza.
• Il requisito di resistenza alla trazione e allo rottura per alcuni tessuti è stato ridotto, mentre c’è stato un cambiamento nel metodo di prova per la resistenza allo strappo per i tessuti rivestiti/laminati, rendendo necessario sottoporre nuovamente questi tessuti alla prova.
• Gli indumenti non impermeabili, ad eccezione di gilè e corpetti, devono essere sottoposti a prova di resistenza termica su insiemi di indumenti che hanno valori di resistenza al vapore acqueo superiori a 5m2 Pa/W.
• La solidità del colore al sudore è stata aumentata dall’indice 3 all’indice 4 per quanto concerne lo scarico, sia per il materiale di fondo che per il materiale non fluorescente.
• I materiali non fluorescenti esterni devono inoltre soddisfare i requisiti meccanici.

Requisiti per il materiale retroriflettente

• I requisiti per il materiale a prestazione separata di Classe 1 ai sensi della EN 471 sono stati eliminati. Il requisito prestazionale minimo per il materiale a prestazione separata è lo stesso di quello previsto dalla precedente EN 471 per i materiali retro-riflettenti di Classe 2. Il metodo di valutazione delle prestazioni retroriflettenti dei materiali prevede che i materiali vengano valutati sul segmento di nastro con le prestazioni peggiori.
• Il nastro retroriflettente deve essere sottoposto a prova dopo che allo stesso è stato applicato il numero massimo, stabilito dal fabbricante, di cicli di lavaggio e asciugatura invece che di semplice lavaggio con un’asciugatura solamente dopo l’ultimo ciclo come nella norma EN 471.
• Il fabbricante può ora specificare il processo e la temperatura di lavaggio per la prova tuttavia ciò deve essere riportato nell’etichetta di manutenzione.
Marcatura
• A fianco del pittogramma è richiesto un solo numero indicante la classe del capo di abbigliamento.
• Il numero massimo di cicli di lavaggio deve essere indicato sull’etichetta ma solamente se viene dichiarato nelle informazioni per l’utilizzatore. Il numero massimo deve riferirsi al materiale ad alta visibilità con il livello più basso di prestazioni di lavaggio (in base alla prova effettuata sul materiale fluorescente e sul materiale riflettente)

Informazioni per l’utilizzatore

• Nel caso in cui nelle informazioni per l’utilizzatore sia dichiarato il numero massimo di cicli di lavaggio, ciò dovrà essere accompagnato da una frase in cui si specifica che questo non è l’unico fattore connesso con la durata dell’indumento.
• Se non viene dichiarato, dovrà esserci una frase in cui si specifica che l’indumento è stato sottoposto a prova dopo 5 lavaggi.

CONFORMITA’ GENERICHE

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UNI EN ISO 13688

Indumenti di protezione
Requisiti generali
La norma specifica i requisiti prestazionali generali per ergonomia, innoquità, designazione delle taglie, invecchiamento, compatibilità e marcatura degli indumenti di protezione e le informazioni che devono essere fornite dal fabbricante con l’indumento di protezione.


UNI EN 1073-2

Indumenti di protezione contro la contaminazione radioattiva – Requisiti
e metodi di prova per indumenti di protezione non ventilati contro la contaminazione radioattiva sotto forma di particelle
La norma specifica i requisiti e i metodi di prova per gli indumenti di protezione non ventilati che proteggono il portatore dalla contaminazione radioattiva sotto forma di particelle.


UNI EN 14126

Indumenti di protezione – Requisiti prestazionali e metodi di prova per gli indumenti di protezione contro gli agenti infettivi La norma specifica i requisiti e i metodi di prova per gli indumenti di protezione riutilizzabili e di uso limitato che forniscono protezione contro gli agenti infettivi.


UNI EN 14605

Indumenti di protezione contro agenti chimici liquidi
Requisiti prestazionali per indumenti con collegamenti a tenuta di liquido (Tipo 3) o a tenuta di spruzzi (Tipo 4), inclusi gli articoli che proteggono solamente parti del corpo (Tipi PB [3] e PB [4])
La presente norma è la versione ufficiale della norma europea EN 14605:2005+A1 (edizione maggio 2009). La norma specifica i requisiti minimi per i seguenti tipi di indumenti di protezione contro agenti chimici di uso limitato e riutilizzabili:- indumenti di protezione per il corpo intero con collegamenti a tenuta di liquido tra diverse parti dell indumento (Tipo 3: indumento a tenuta di liquido) e, se applicabile, con collegamenti a tenuta di liquido con parti componenti quali cappucci, guanti, stivali, visiere o dispositivi di protezione delle vie respiratorie, che possono essere specificati in altre norme europee;- indumenti di protezione per il corpo intero con collegamenti a tenuta di spruzzi tra diverse parti dell indumento (Tipo 4: indumento a tenuta di spruzzi) e, se applicabile, con collegamenti a tenuta di spruzzi con parti componenti quali cappucci, guanti, stivali, visiere o dispositivi di protezione delle vie respiratorie, che possono essere specificati in altre norme europee;- capi di abbigliamento con protezione parziale del corpo, che offrono protezione a specifiche parti del corpo contro la permeazione degli agenti chimici liquidi.


UNI EN 13034

Indumenti di protezione contro agenti chimici liquidi
Requisiti prestazionali per indumenti di protezione chimica che offrono una protezione limitata contro agenti chimici liquidi (equipaggiamento tipo 6 e tipo PB [6])
La norma specifica i requisiti minimi per gli indumenti di protezione chimica ad uso limitato e riutilizzabili che offrono una protezione limitata. Gli indumenti di protezione chimica che offrono una protezione limitata sono destinati ad essere utilizzati nei casi di potenziale esposizione a spruzzi leggeri, aerosol liquidi o a bassa pressione, piccoli schizzi, contro i quali non è richiesta una barriera completa contro la permeazione dei liquidi (a livello molecolare).


UNI EN 1149-5

Indumenti di protezione – Proprietà elettrostatiche
Requisiti prestazionali
La norma specifica i requisiti del materiale e di progettazione per gli indumenti di protezione che dissipano le cariche elettrostatiche, utilizzati come parte di un sistema di messa a terra totale per evitare scariche che possano innescare incendi. I requisiti possono risultare insufficienti in atmosfere infiammabili
arricchite di ossigeno. La norma non è applicabile per la protezione contro la tensione di rete.


UNI EN ISO 13982-1

Indumenti di protezione per l’utilizzo contro particelle solide
Parte 1: Requisiti prestazionali per indumenti di protezione contro prodotti chimici che offrono protezione all’intero corpo contro particelle solide disperse nell’aria (indumenti tipo 5)
La norma specifica i requisiti minimi per indumenti di protezione contro prodotti chimici resistenti alla penetrazione di particelle solide disperse nell’aria (tipo 5). Questi capi di abbigliamento sono indumenti di protezione per l’intero corpo, per esempio tronco, braccia, gambe, come le tute intere o in due pezzi,con o senza cappuccio o schermi visivi, con o senza protezione del piede.


NOTA BENE: Le precedenti informazioni sono puramente di carattere orientativo-informativo. Sarà dunque necessaria la presenza di professionisti per il calcolo dei rischi nelle valutazioni ad hoc. 

CLASSI DI UTILIZZO DEI FILTRI

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PROTEZIONE GAS VAPORI

PROTEZIONE DA PARTICELLE, POVLERI E AEROSOL

GLI AEROSOL SOLIDI E LIQUIDI POSSONO ESSERE DI VARIA NATURA E CAUSARE:
> malesseri > allergie > irritazioni > danni ai polmoni

 

La DIMENSIONE delle particelle dell’aerosol è uno degli elementi che determinano la scelta della protezione, ma a prescindere da questo,
i rischi possono essere notevoli anche in base alla DURATA DELL’ESPOSIZIONE.
L’utilizzo di aerosol liquidi necessita dell’utilizzo di una protezione adatta in funzione della natura dell’aerosol utilizzato e della composizione del prodotto.


NOTA BENE: Le precedenti informazioni sono puramente di carattere orientativo-informativo. Sarà dunque necessaria la presenza di professionisti per il calcolo dei rischi nelle valutazioni ad hoc. 

TIPOLOGIE DI FILTRI

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FACCIALI FILTRANTI MONOUSO

UNI EN 149:2001
+A1:2009
Facciali filtranti contro le particelle. Esistono 3 classi di protezione: FFP1, FFP2 e FFP3.
UNI EN 405 Semimaschere filtranti con valvola contro i antigas o contro i gas e le particelle.

MASCHERE RIUTILIZZABILI

UNI EN 140 Semimaschere e quarti di maschera riutilizzabili, per utilizzo con filtri ed apparecchi di protezione
respiratoria (apparecchi ad adduzione d’aria compressa, ventilazione assistita, ecc.)
UNI EN 136 Maschere a pieno facciale, per utilizzo con filtri ed apparecchi di protezione respiratoria
(apparecchi ad adduzione d’aria compressa, con aria libera o autonoma, ventilazione assistita,
ecc.)
UNI EN 148 Filettatura per maschere. Questa norma descrive vari tipi di connessioni dei DPI e dei filtri alle
maschere. La più comune è la norma EN148-1, che definisce la filettatura RD 40 x 1/7»
UNI EN 143 Filtri per particelle per degli apparecchi di protezione respiratoria con pressione negativa.
Sono efficaci contro le polveri e le fibre, e la maggior parte di fumi, aerosol liquidi e batteri.
Idonei per semimaschere conformi alla EN140 o maschere complete EN136.
Esistono 3 classi: P1=Bassa efficacia di filtrazione • P2=Media efficacia • P3=Alta efficacia
UNI EN 371 o
UNI EN 14387
Filtri antigas AX e filtri combinati contro i composti organici a basso punto d’ebollizione (<65°).
Queste cartucce sono monouso.

NOTA BENE: Le precedenti informazioni sono puramente di carattere orientativo-informativo. Sarà dunque necessaria la presenza di professionisti per il calcolo dei rischi nelle valutazioni ad hoc. 

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

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Tutti i facciali filtranti sono DPI di III categoria.


UNI EN 149

Apparecchi di protezione delle vie respiratorie
Semimaschera filtrante contro particelle
Requisiti, prove, marcatura
La norma specifica i requisiti minimi per le semimaschere filtranti utilizzati come apparecchi di  protezione delle vie respiratorie contro le particelle salvo che per scopi di fuga.


UNI EN 140

Semimaschere e quarti di maschera riutilizzabili, per utilizzo con filtri ed apparecchi di protezione respiratoria (apparecchi ad adduzione d’aria compressa, ventilazione assistita, ecc.)


I FILTRI DEVONO ESSERE SELEZIONATI IN FUNZIONE:
• delle sostanze tossiche dalle quali si desidera proteggersi
• del lavoro che si deve svolgere
• della modalità d’esecuzione e della durata dell’intervento
• degli apparecchi di cui si dispone


NOTA BENE: Le precedenti informazioni sono puramente di carattere orientativo-informativo. Sarà dunque necessaria la presenza di professionisti per il calcolo dei rischi nelle valutazioni ad hoc.